Spaghetti in valigia
Il mio viaggio alle Seicelle
Da ragazzo avevo un gran desiderio di viaggiare per il mondo. La mia occasione si presentò col signor Cossu, che mi offrì un lavoro in una delle sue aziende alle Seicelle. Non sapevo niente dell'arcipelago, ma accettai senza esitare.
Si rivelò una scelta vincente. Le aziende del signor Cossu ebbero un ruolo importante nello sviluppo del Paese, il cui governo era appena cambiato in seguito a un colpo di Stato. Poco dopo il mio arrivo mi innamorai di Helena, una seicellese che mi portò alla scoperta di tutto ciò che le isole hanno da offrire, dalla vita notturna, alle spiagge di sabbia bianca con le palme e l'acqua cristallina, agli usi e costumi della cultura creola.
Ma sulla mia bella vita nel paradiso pian piano calarono le ombre del regime socialista, dei politici corrotti, dei lavoratori disonesti e di un altro colpo di Stato. L'incanto svanì. Mi resi conto che le Seicelle erano come sirene: chiunque vi mettesse piede non voleva più lasciarle, poi però doveva fare i conti con la loro situazione instabile. Alla fine, decisi a malincuore di trasferirmi con Helena in Inghilterra, dove mettemmo su famiglia.
Non scorderò mai gli anni trascorsi alle Seicelle, perché mi hanno fatto diventare una persona migliore.