Fra il 7 ed il 22 maggio 1777 e poi dall’8 al 22 febbraio 1778 lo swinburne si trovava in calabria, nel corso del suo viaggio nel regno delle due sicilie. di formazione illuminista, dotato di una buona cultura, che comprendeva solide conoscenze dell’economia, il viaggiatore inglese osserva i luoghi, la natura del terreno, le coltivazioni, le condizioni degli abitati, con uno spirito laico, diremmo oggi, attento a cogliere la realtà come si presenta, senza ricostruzioni fantastiche, voli pindarici, inutili sfoggi di cultura. nota la bellezza della natura, si sofferma sulle vestigia storiche del grande passato magno-greco, accennando, senza gravare la penna, allo squallore delle condizioni del momento rispetto ai fasti di quel tempo glorioso. e quando ne parla, lo fa raffrontando la ricchezza dell’ambiente e delle risorse naturali, straordinarie, con la povertà e l’insufficienza dell’intervento umano, di cui, però cerca anche di capire le cause, storiche e politiche. viaggiare in calabria con lo swinburne, come con tanti altri viaggiatori del grand tour, è uno straordinario modo di conoscere questa regione nel suo meraviglioso appeal naturale, ma anche nei suoi mali, che appaiono stranamente moderni e attuali.