Sigaro Avana e Altri Racconti

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“Mi state soffocando la mia Ciliegia Rossa, buoni a nulla. Sciogliete il sacco.”
Venne fuori la testa della madre di Ciliegia Rossa, la donna guardò il suo rapitore e gli disse:
“Adesso che intenzioni avresti, Cavallo Pazzo?”
Da un albero all’altro, da una pietra all’altra, rimbalzarono le minacce e le maledizioni della madre di Ciliegia Rossa, fino a confondersi con le grida di tutte le altre donne, che destate e erano uscite dalle tende.
Il piccolo cane di Ciliegia Rossa si agitava e strepitava, alternando supponenza a insoddisfazione, è inutile che io stia qua a fare la guardia, se poi nessuno mi prende sul serio.
Daino Rosso, seduto su un tronco, con un rametto tracciava segni ispiratori sul terreno umido vicino al fiume, gli era venuta una idea
“Cavallo Pazzo, perché non levi dalla testa Ciliegia Rossa e ti prendi Pesca Matura? Il suo sposo tre mesi fa disse che sarebbe tornato con la pelliccia di un grizzly che aveva staccato la testa al suo cavallo, qualcuno dice di averlo visto cavalcare sotto la luna con una tipa dei Piedi Neri, deve essere il suo fantasma. Di tanto in tanto io metto una trappola per un coniglio selvatico, che Pesca Matura mi farà arrosto. Potrei spendere una parola o due per te. Quella donna ha tre cavalli di suo, i cavalli non sarebbero un ostacolo.”
Cavallo Pazzo guardò le nuvole in alto e non rispose alle parole di Daino Rosso.
Una delle ombre, rapitori da strapazzo, pensò che era tempo di darci un taglio a queste storie di donne e parlare d’altro.
“Amici, vedete quel tronco ritorto che si immerge in quel punto nel fiume? è una mia trappola per i pesci, si riesce a prenderli con le mani. E’ un segreto della mia famiglia, che ho pensato di dividere con voi, amici miei. Che ne dite di andare a pescare un qualcosina e mangiare pesce arrosto?”
Cavallo Pazzo, sollevata e abbracciata una grossa pietra, si avviò al fiume.
Tutti gli gridarono dietro che non può fare questo ai suoi amici, che loro sono pronti ad aiutarlo, che chiedesse qualsiasi cosa.
Cavallo Pazzo arrestò la sua marcia al fiume, ma non si girò, si sentì la sua voce decisa:
“Andremo all’accampamento dei Piedi Neri a rubare i loro cavalli, avrò abbastanza cavalli per comprare Ciliegia Rossa.”
Per alcuni lunghi secondi si udì solo il fruscio del fiume, poi per tutti parlò Daino Rosso.
“Cavallo Pazzo, noi tutti vogliamo diventare Saggi Guerrieri, nessuno che abbia rubato cavalli ai Piedi Neri ha poi avuto il tempo di diventare saggio guerriero.”
Cavallo Pazzo si strinse alla pietra e riprese lentamente la marcia verso il fiume. E’ Daino Rosso, che si sente in colpa, ancora a gridargli dietro:
“Tornerò da mia zia Coda di Castoro, la convincerò a tornare nella tenda di Ciliegia Rossa, per spiare le mosse nemiche, faremo un altro piano. Siamo stati sfortunati, la sfortuna non colpisce due volte nello stesso punto.”

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