IL LIBRO: Nikolàj Ivanòv (1810-1880), naturalizzato Nicola Ivanoff, fu uno dei più grandi tenori dell'Ottocento. Dopo una lunga querelle con lo zar Nicola I, si stabilí definitivamente in Italia, dove risiedeva per ragioni di studio e di salute già dal 1830. Qui strinse intima amicizia con Rossini e frequentò Verdi e Donizetti, che scrissero arie proprio per la sua voce. Plužnikov descrive la carriera e il talento di Ivanoff attraverso documenti e testimonianze dei contemporanei – in particolare, del grande compositore russo Glinka – stabilendo un produttivo confronto con i più famosi tenori dell'epoca: Rubini, Duprez, Nourrit, David e Mario. L'edizione è arricchita da spartiti originali, dall'epistolario di Ivanoff con Rossini, Verdi e altri celebri musicisti e da un consistente apparato iconografico. Nel corso della trasmissione Ridotto dell'opera, in onda sull'emittente radiofonica Rete 2 lo scorso 9 agosto, il giornalista Giorgio Appolonia ha discusso di Nicola Ivanoff, ribattezzato Il tenore venuto dal freddo, insieme ad Alfonso Gianni ed Ettore Volonteri.