Con un piede ancora a terra l'auto dell'agente immobiliare si stava già allontanando. Solo tirando rapidamente la gamba all'interno e sbattendo la portiera ho potuto evitare un incidente.
L'agente immobiliare aveva fretta! Dovevamo visionare ancora due case nell'Oltrepò Pavese, dall'altro lato del grande fiume Po, che attraversa trasversalmente il Nord Italia. A circa mezz'ora di macchina da Pavia, la nostra residenza temporanea. Ero seduto nel sedile anteriore dell'auto e l'agente chiacchierava in italiano velocemente. Capivo solo una parte di quello che diceva, anche perché ero distratto dal tipico modo italiano di procedere a zig zag nel traffico.
Una volta a sud di Pavia con la viabilità più tranquilla, riuscii a capire che Nicola Olita parlava soprattutto della sua competenza e dell'ottimo stato delle case che andavamo a visionare.
E tutto quello che non sarebbe stato di nostro gradimento poteva essere modificato facilmente, senza costi aggiuntivi, come aveva già concordato con i venditori. Non ci sono problemi, disse. Le trattative per la vendita erano già iniziate. Se non ci piaceva il colore della casa, poteva essere ridipinta, anche prima della consegna, in qualsiasi, davvero qualsiasi colore desiderato, persino in viola! Non ci sono problemi! E ancora, i giardini sarebbero stati ripuliti da tutte le erbacce, poteva garantirlo. Beh, avrebbe fatto il possibile.
Il paesaggio a sud di Pavia era principalmente piatto, con risaie, campi e piantagioni di pioppi. Lungo la strada provinciale sorgevano tanti edifici, un continuo alternarsi di case e capannoni di ogni forma e dimensione. Piccoli paesini con negozi, ristoranti e bar. In lontananza, si profilava il paesaggio collinare, dove avrebbe dovuto essere situata la casa dei nostri sogni.
Olita sussultò.